Il Padre

/Il Padre

Palco centrale Non solo CLASSICI
ore 20:45

IL PADRE

Presenta Goldenart production Alessandro Haber
Lucrezia Lante Della Rovere di Florian Zeller
e con David Sebasti Daniela Scarlatti Ilaria Genatiempo Riccardo Floris
Regia Piero Maccarinelli
Scene Gianluca Amodio
Costumi Alessandro Lai
Musiche Antonio Di Pofi
Disegno Luci Umile Vainieri

Andrea è un uomo molto attivo, nonostante la sua età, ma mostra i primi segni di una malattia
che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer.
Anna, sua figlia, che è molto legata alui, cerca solo il suo benessere e la sua sicurezza. Ma l’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito. Lei crede che

sia la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita. Ma le cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico,colorato, che non è affatto deciso arinunciare alla sua indipendenza…

La sua progressiva degenerazione getta nella costernazione i familiari, ma la sapiente penna di Zeller riesce a descrivere una situazione che, seppur tragica per la crescente mancanza di comunicazione causata dalla perditadi memoria, viene affrontata conleggerezza e con amara e pungente ironia.

Tutto a poco a poco va scomparendo: i punti di riferimento, i ricordi, la felicità della famiglia. La perdita dell’autonomia del padre, Andrea, progredisce a tal punto che Anna è costretta a dover prendere decisioni al suo posto e contro la sua volontà.

La forza di questa pièce consiste nel saper raccontare col sorriso e con ironia, delicatezza e intelligenza,
lo spaesamento di un uomo la
cui memoria inizia a vacillare e a confondere tempi, luoghi e persone. Con grande abilità l’autore ci conduce a vivere empaticamente le contraddizioni in cui il nostro protagonista incappa,

il quale perdendo a poco a poco le sue facoltà logico-analitiche e non riuscendo più a distinguere il reale dall’immaginario, ci coinvolge con grande emozione in questo percorso dolorosamente poetico.

2018-11-29T06:40:11+00:00